Punto d'Ascolto

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Titolo del progetto

PUNTO DI ASCOLTO

Descrizione del progetto

Il CIC (Centro di Informazione e Consulenza), istituito con il D.P.R. 309/90 art. 106, prevede che in ogni scuola Superiore gli studenti possano richiedere spazi di incontro e confronto fra compagni e con adulti scelti da loro stessi su temi e progetti che considerano significativi.  Nella nostra ULSS il punto d’ascolto è presente nelle 7 scuole superiori pubbliche di Dolo e Mirano ed è gestito dagli operatori del Seps, L’accesso al Pda è anonimo ( ci si può prenotare direttamente con l’operatore oppure mettendo una X sul calendario appeso in aula Cic).  Viene favorito dagli insegnanti che mantengono anch’essi la riservatezza, comprendendo quanto importante possa essere per gli studenti potersi aprire e confrontare con persone esterne alla scuola. si può accedere spontaneamente o su invito di un docente. Ci si può recare individualmente ma anche accompagnati da un docente, da un compagno di classe o in piccolo gruppo per parlare di quelle piccole/grandi preoccupazioni e difficoltà che l’adolescenza comporta: relazioni difficili in classe, difficoltà di comunicazione con gli adulti o i pari, problemi sentimentali, incomprensioni con gli amici, demotivazione a livello scolastico o  generale, ma anche preoccupazioni riguardanti il proprio futuro, la vita sessuale o l’uso di sostanze. Quando le problematiche portate riguardano l’intero gruppo classe è possibile che il consulente preveda alcuni incontri all’interno della classe stessa e/o un lavoro parallelo con i docenti, se coinvolti nel problema.

Il Pda non è un ambulatorio di psicoterapia: il consulente del Pda, accoglie, aiuta lo studente a fare chiarezza dentro di sé e a rielaborare i contenuti portati  all’interno dei 2-3 incontri consecutivi previsti dal regolamento; qualora la problematica portata richieda tempi più lunghi o il disagio portato sia particolarmente grave, pesante o pericoloso per il ragazzo, l’operatore motiva lo studente a coinvolgere la famiglia indirizzandola al servizio specialistico di competenza (Consultorio familiare, Ser.T, Neuropsichiatria….).

Diventa quindi un iniziativa importante nell'aiutare una consapevolezza maggiore per la risoluzione di problematiche connesse spesso con l'insuccesso e l'abbandono scolastico.

Obiettivi del progetto

Prevenzione disagio giovanile

Indirizzi e classi coinvolte

Tutti gli studenti.

 

Referente progetto: FERRINI MICHELE